La morte della Pizia è uno di quei libricini che si leggono
in un paio d’ore. Uno di quei libricini che però ti instillano così tanti dubbi
e curiosità che il giorno dopo lo rileggeresti ancora. E quello dopo ancora.
E’ esilarante e dissacratorio. Riprende i miti greci e li
stravolge, li tratta in modo irriverente e li butta lì come le tante verità che
spuntano da ogni pagina.
Per leggerlo però è necessario aver un background classico o
comunque aver masticato i miti greci in modo non dico approfondito ma anche non
troppo superficiale (aver visto i cartone Pollon combina guai non basta).
Nella mitologia greca, la
Pizia era l’eletta sacerdotessa del dio Apollo a Delfi che, seduta sul suo
tripode e avvolta dal vapore, profetizzava agli uomini il volere degli dei
attraverso uno spiritato (e solenne) vaticinio, quasi una liturgia della religione
politeista.
La Pizia di Dürrenmatt è una sacerdotessa ormai stanca, che sente
la morte vicina. Dinnanzi le compare un mendicante che afferma chiamarsi
Edipo. Pannachis XI (la Pizia) non si ricorda di lui ma da qui parte il racconto in cui si
celano le tante sconcertanti verità e gli stupefacenti retroscena concatenati legati al famoso mito di Epido.
La morte della Pizia è un librino piccino picciò che però
contiene le grandi domande sull’uomo, la sua infinita piccolezza e la sua grande presunzione. E le verità,
quante verità ci sono? E il Caso, che ruolo ha nella nostra vita?
Un vero capolavoro, uno dei quei
libri che rimangono dentro (come quello di Carlo Maria Cipolla), uno di quei libri, come direbbe il giovane Holden
"che quando hai finito di leggere vorresti che l'autore fosse un tuo amico
per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira".
Quest’estate
avete voglia di fare delle risate argute e intelligenti?
Questo è il
libro che fa per voi!
Ne volete
un assaggio?
"Stizzita per la scemenza dei suoi stessi oracoli e
per l’ingenua credulità dei Greci, la sacerdotessa di Delfi Pannychis XI, lunga
e secca come quasi tutte le Pizie che l’avevano preceduta, ascoltò le domande
del giovane Edipo, un altro che voleva sapere se i suoi genitori erano davvero
i suoi genitori, come se fosse facile stabilire una cosa del genere nei circoli
aristocratici, dove, senza scherzi, donne maritate davano a intendere ai loro
consorti, i quali peraltro finivano per crederci, come qualmente Zeus in
persona si fosse giaciuto con loro. […] Quel giorno però l’intera faccenda le
parve di un’idiozia veramente intollerabile, forse perché quando il pallido
giovanotto arrivò claudicando al santuario erano ormai le cinque passate,
invece di starlo a sentire Pannychis avrebbe dovuto chiudere, e allora […] la
Pizia gli fece una profezia che più insensata e inverosimile non avrebbe potuto
essere, la quale, pensò, non si sarebbe certamente mai avverata, perché nessuno
al mondo può ammazzare il proprio padre e andare a letto con la propria madre."
(pp.9-10)
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La morte della Pizia
Friedrich Dürrenmatt
Adelphi
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Con questo
post partecipo al Venerdì del Libro di Homemademamma.
La lista delle
altre partecipanti la trovate qui.
Buon
weekend a tutti!!!! (sperando che le temperature si abbassino un pochino!!!)
Baci baci
Un grandissimo libro, che mi risveglia tanti ricordi. Bello.
RispondiElimina:-)
EliminaWOW! Non lo conoscevo... sembra davvero fantastico. Sarà mio anche se mi ero ripromessa letture leggere sotto l'ombrellone. Per te faro' un'eccezione :-D
RispondiEliminaUn bacione e buon fine settimana
Paola, davvero, merita!!!
Eliminapoi tu ora vivi nella patria di Duerrenmatt, quindi non puoi perdertelo! ;-)
baci
Non lo conoscevo affatto ma credo sia da leggere assolutamente!
RispondiEliminaIo poi (a parte essermi diplomata al liceo classico) ho sempre amato la mitica Pollon..."Sono la figlia di Apollo, sono la figlia di Apollo...!!!" ahahah :-)
Bacioni e buona domenica!
Maris, anch'io adoravo Pollon!!!! :-))))
Eliminaquando l'hai letto fammi sapere se ti è piaciuto!!
un bacione!
Segnato da portare in spiaggia
RispondiEliminaFammi sapere se ti è piaciuto!!! Buon mare!!!!!!!!!! :-)
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