Da quando ho ricominciato a lavorare a 6 ore il tempo mi è nemico. Come per le prime settimane dopo il rientro al lavoro (a 4 ore) mi ci è voluto un po’ per assestarmi, ora devo ritarare tutto alle 6 ore, ritrovare gli equilibri tra le esigenze familiari e le mie.
Si perché non voglio mettermi da parte.
Arrivo a sera, ultimamente, così frustrata che mi verrebbe da piangere.
Arrivo a sera colma di una stanchezza triste e arrabbiata, una stanchezza fatta di niente, perché mi sembra, alla fine della giornata, di non aver combinato nulla, nulla di bello, nulla di unico, nulla di dolce.
Poi se guardo bene anche questo non è vero, riesco a passare del tempo con le bimbe (e non è da dare per scontato), giochiamo, leggiamo, ci raccontiamo, ci coccoliamo. E lo so che già questo è tanto, è molto, molte di voi tornano dal lavoro alle 7 alle 8, il tempo di sedersi a tavola e di dirsi buona notte. Io no, io riesco a stare un po’ con loro al pomeriggio, e per questo mi ritengo fortunata e ringrazio.
Quello di cui ho estremo bisogno, ORA, è trovare il tempo per ME, per i miei hobby, per imparare cose nuove, per approfondire e migliorare quello che già un po’ so, per sedermi anche 5 min. al pc e riuscire anche a rispondere ai vostri commenti, e ne soffro, molto. Lo ammetto. Quello che vedo in questo periodo sono infinite pile di panni da stirare e infinite pile di panni da lavare. Mi pesa anche fare da mangiare perché se faccio qualcosa di decente devo poi pulire e lavare per almeno 1 ora e mezza. E fremo, perché potrei, vorrei fare dell’altro.
Sto castrando la mia parte creativa e ho un magone dentro che mi verrebbe da urlarlo ai 4 venti.
Lo so, ce la posso fare, ma so anche che devo anche toccare il fondo per poi ritornare a galla.
E sfogarmi su questo blog mi fa bene, mi fa ritrovare la prospettiva, mi fa ridefinire le priorità e buttar giù una planning list fattibile e non da “vorrei fare la luna”.
Ma vi capita mai? E voi cosa fate quando vi sentite così?