Mi sembra ieri che ha iniziato la prima elementare,
l’emozione nel preparare il grembiule la sera prima, nello scrivere le iniziali di nome e sulle matite e pennarelli.
È entrata una bimba impaurita e timida, con un grembiule di una taglia in più e una cartella grande quasi quanto lei. Ora mi ritrovo una bimba che non vuole più neppure il bacio alla mattina prima di entrare a scuola (“lo fanno i piccoli, mamma!").
Un anno scolastico che è volato via come il vento, e ora
siamo a contare i giorni al rovescio, da due settimane ogni giorno mi chiede “quanto manca alla fine della scuola?”.
Un anno intenso che però è andato liscio grazie a delle
maestre competenti da un lato e accoglienti dall’altro, pazienti e al contempo severe, appassionate del loro lavoro e della loro missione. Sofia adora le sue maestre.
Ho visto la mia bimba imparare a leggere e a contare, ho
visto la mia bimba responsabilizzarsi nelle piccole grandi sfide che una prima
elementare pone: fare i compiti da sola o con un piccolo aiuto, prepararsi la
cartella da sola, ricordarsi verifiche e comunicazioni delle maestre.
Parlare con le maestre ai vari colloqui durante l'anno è stata una grande soddisfazione: Sofia
in classe è una bimba che partecipa con entusiasmo, è brillante e interessata, non
ha timore ad alzare la mano e quando può aiuta sempre i compagni.
E’ bello per
una mamma sentire elogiare la propria bimba, lo ammetto, ho gongolato un po’! Ecco, non canto vittoria, siamo solo in prima, ma come si
dice “chi ben comincia è a metà dell’opera”.
All’inizio è stata dura ingranare con i compiti da svolgere
a casa (non scriveva le pagine da fare, si dimenticava quello che diceva la
maestra) ma dopo qualche mese l’emergenza è rientrata.