martedì 29 settembre 2009

NON C'E' DUE SENZA TRE


Di come sono entrata e uscita e di nuovo entrata e uscita per la seconda volta l'ho raccontato qui.


Ma di entrare una terza volta mai me lo sarei immaginato.


E invece ...


Sabato pomeriggio dolori fortissimi come la prima volta, attesa di qualche ora per monitorare la situazione, entrata al PS alle 20, visita ecografica alle 20.45, operata d'urgenza per emorragia addominale alle 23, esportata la tuba (quella che l'altra volta mi avevano salvato ma dove erano rimaste delle persistenze embrionali che ne hanno causato la rottura), ricucita, tenuta sotto osservazione domenica per smaltire l'anestesia (2 anestesie totali in un mese sono una bella botta!) e rimandata a casa ieri in tarda mattinata.


ecco fatto.


Malasanità?


Assolutamente NO, signora, è la prima volta che vedo un caso simile, diciamo che lei ha un'alta dose di SFORTUNA.


Insomma quale sia la percentuale di malasanità e quale della sfortuna non sarà mai dato di sapere.


Quello che so è che in ospedale non ci voglio più entrare se non per dare un fratellino o sorellina a Sofia!



venerdì 25 settembre 2009

A due angeli

Quando ieri mattina ho appreso la notizia mi si è gelato il sangue nelle vene.
Per scelta, una decisione premeditata per chissà quanto tempo.
e questo fa ancora più male, perchè nessuno se n'è accorto.
La depressione è una malattia a tutti gli effetti ma così subdola e così strisciante che spesso non ci si accorge di chi ne è affetto, spesso neppure chi c'è dentro si rende conto di cosa sta capitando.
il fatto è che ci si sente soli e si pensa che nessuno possa aiutarti perchè nessuno può capirti in quel momento. e quindi tanto vale parlarne, di come ci si sente, del senso d'oppressione che grava nel cuore, del senso di smarrimento e di inadeguatezza. il mondo esterno diventa sempre più estraneo, un nemico da cui guardarsi bene. ci si sente incompresi e abbandonati. ad un certo punto si desidera solo diventare trasparenti.
Spesso si finge, si fa buon viso a cattivo gioco, e intanto il sassolino diventa un macigno.
e non si vuole essere compatiti o derisi dagli amici o dai parenti, e il bozzolo in cui ci si avvolge diventa sempre più soffocante.
alla fine, alla fine di tutto, siamo sempre solo e solo noi a dover avere la forza di reagire.
a volte però la forza non c'è.
è ingoiata dalla disperazione, dalla routine che richiede di più e sempre di più e ci assorbe ogni forza vitale e ogni speranza di cambiamento. tutto è sempre più buio, un baratro senza fondo.
non voglio giudicare, non sta a me.
perchè è facile giudicare a volte quando le situazioni non le si è provate, almeno in parte.
è facile dare colpe alle mamme che vanno via di testa e compiono gesti insani.
ma penso che al di là di tutto davanti a questi fatti siamo tutti degli sconfitti, noi come esseri umani che in quanto tali dovremmo provare empatia, a volte non si sa più neppure cosa significhi questa parola, e comprensione e dovremmo dare sostegno e amicizia.
e invece tutto ciò è assente nella nostra società, schiava dell'apparenza e nemica dell'essenza.
Provo tanto dolore per quei due bimbi belli come il sole e per la loro mamma.
e questa sera me ne andrò a letto triste e penserò a quella bimba che aveva fatto la sua prima lezione di danza e a quel bimbo che era da poco entrato in prima elementare.
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se volete leggere il fatto da un altro punto di vista vi invito a fare un salto da panzallaria.

mercoledì 23 settembre 2009

SEA LIFE AQUARIUM


Domenica ci siamo immersi in un mondo magico e silenzioso, variopinto e sorprendente, con sguardi stupiti e occhi scintillanti d’emozione.



Ci sentivamo a momenti capitan Uncino a momenti la Sirenetta, per non parlare del piccolo Nemo!!!

Dori??


Pesce chirurgo

Davanti ad ogni vasca (ben 37 in tutto l’acquario) tanti ohhh di meraviglia sia da parte dei piccini che degli adulti.


Dopo aver visto i pesci d’acqua dolce di montagna, del lago di Garda, del Po per poi passare alla fauna delle coste e del porto si entra in un tunnel trasparente: eccoci arrivati nella vasca oceanica!


Da qui possiamo ammirare circa 5.000 creature di 30 specie diverse che nuotano sopra le nostre teste.

Squali dalla pinna nera, squali nutrici, squali leopardo, mante, migliaia di pesci coloratissimi fanno piroette tra galeoni, forzieri e sirene ancorate sulle prue delle navi.

La vasca oceanica si ammira anche da altri punti di vista e si ha la sensazione di poter toccare gli squali con la mano.






Ben 4 sono le vasche dei cavallucci marini, l’unica specie in cui è il maschio a portare aventi la gestazione dei piccoli!



A diverse ore del giorno si può aver un incontro ravvicinato con gli squali, i cavallucci (feeding) o con i leoni marini (talk).


Noi siamo riusciti a conoscere un po' meglio Bradley e Boadicea, 2 leoni marini (otarie) della Patagonia.

Bradley ha 12 anni ed è nato al Palablu di Gardaland (il padre di Bradley vive tuttora al Palablu e vanta la veneranda età di 33 anni – la vita media di un’otaria è tra i 25 e i 30 anni!), mentre Boadicea ha 21 anni ed è appena arrivata tanto che è ancora in fase addestramento.


Chiamate leoni marini grazie al loro verso che assomiglia molto al ruggito di un leone le otarie vengono spesso confuse con le foche. Ma le otarie hanno gli arti anteriori più lunghi e più resistenti (tanto da potersi reggere!) e in più hanno il padiglione auricolare, non presente invece nelle foche.

L’entusiasmo è alle stelle quando, finalmente, nella vasca tropicale incontriamo lui, il nostro amico pesce pagliaccio.



In natura, ci spiega una ragazza gentilissima del personale, i colori forti sono anche sinonimo di pericolosità. Proprio perché ben evidenti le specie colorate devono sapersi difendere in altro modo, tipo sostanze urticanti, velenose. Il pesce pagliaccio per es. vive negli anemoni. Il pesce chirurgo, invece, vicino alla coda ha una lama ossea estremamente affilata che viene estratta nel momento in cui si sente in pericolo.

Il personale è sempre sorridente e disponibilissimo a rispondere a tutte le domande.

Sicuramente non è uno degli acquari più grandi presenti in Italia ma a mio avviso il percorso è più che sufficiente per un bambino piccolo che altrimenti si stancherebbe e perderebbe l’entusiasmo e la curiosità.


Inutile dire che alla sera Sofia ha preteso Alla ricerca di Nemo.



Il Sea Life è proprio vicino a Gardaland (l'ingresso al parcheggio è lo stesso).

Ciccando qui potete stamparvi il coupon che vi dà diritto ad uno sconto di 5 euro sul biglietto (10 Euro invece che 15). La promozione scade a settembre ma i coupon stampati sono usufruibili entro il 04 dicembre.


NOTA BENE: non è possibile portare passeggini all'interno della struttura.

lunedì 21 settembre 2009

Una domenica a Mantova


Come dicevo qui ormai due domeniche fa siamo stati a Mantova.

Questa piccola città è un gioiello che a detta dei giovani mantovani sonnecchia durante l’anno e si risveglia durante il Festival.





Il racconto cantato e mimato delle favole di Cappuccetto Rosso e Hansel e Gretel (Note a piè di Favola) hanno affascinato Sofia anche se all’inizio non capiva molto bene cosa stesse succedendo (i bambini dovevano interagire alzandosi in piedi, battendo le mani ecc. e lei era la prima volta che assisteva ad uno spettacolo del genere!) e nel momento in cui ha cominciato a partecipare purtroppo si è concluso.

Andrà sicuramente meglio l’anno prossimo.

La giornata è trascorsa passeggiando per la città respirando a pieni polmoni l’atmosfera allegra e impegnata che contraddistingue la città durante il Festival.


Senza fretta, senza meta, ascoltando un oratore di qua, sbirciando i libri di là, mangiando un gelato e osservando la piantina della città.




Basta poco... un palloncino a forma di cuore e via a correre per le stradine lastricate del centro.




Poco distante da Piazza Sordello vediamo un organo, lì fermo, tutto solo. Uno di quegli organi a manovella e con la carta bucata a segnare le note... una meraviglia!



Quando dopo qualche minuto il cantastorie è arrivato lo spettacolo ha avuto inizio tra canti e balli della piccola spettatrice.



Il repertorio andava da Bella Ciao a La canzone dell’amore perduto e Bocca di Rosa passando per Vecchioni e Morandi.


Sofia non voleva più andare via. E tutto il giorno ha continuato a cantare il ritornello di Bella Ciao pretendendo che gliela cantassi per intero.
Iniziamo bene, vero?

Il Festival vi dà appuntamento l’anno prossimo dall’8 al 12 settembre.
Noi saremo lì, e voi?

Benvenuti

Benvenuti nel nuovo blog!

Mettetevi comodi, per un po' ci sarà un po' di confusione ma spero che presto vi troverete bene anche qui!
Per chi capitasse qui per caso sappia che tutto prosegue da qui:

htt://smile1510.splinder.com




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