venerdì 30 novembre 2012

Oggi mi sento così - Patricia Geis, Sergio Folch





"Alcune volte ti senti felice, altre triste, altre ancora non sai neppure spiegare cosa provi".


Esplorare il mondo delle emozioni con i bambini non è una cosa semplice. 

I bambini spesso hanno paura di quello che sentono perché non sono in  grado di decifrare cosa provano, non sanno dare un nome a quello che si scatena dentro di loro. 

Oggi mi sento così invece grazie a illustrazioni semplici (simpatiche e coloratissime) e a spiegazioni altrettanto semplici entra delicatamente nel vasto mondo delle emozioni. 

Il bambino si riconosce nei protagonisti, Didi e Zoe, nelle situazioni che vivono (Se a Didi cade il gelato è triste, se Zoe coccola la mamma è affettuosa, se a Zoe cadono i pantaloni prova vergogna) e viene subito catturato perché sente che si parla di un qualcosa che lo tocca da vicino. 

Dalle illustrazioni sembra un libro per bambini piccoli … 

Niente di più sbagliato! Sofia, 5 anni e mezzo, mi chiede di leggerglielo quasi tutte le sere (ho mai detto che teniamo i libri presi in biblioteca molto oltre la data di scadenza? ops!).


giovedì 29 novembre 2012

Affiliazione ad Amazon


Dopo anni e anni di avventure blogghesca ho deciso di affiliarmi ad Amazon.

I link (soprattutto di libri) che trovate, d'ora in poi sono dunque affiliati.

Cosa vuole dire? 

Che se acquisterete un libro che ho recensito e consigliato partendo dal mio link guadagnerò una piccolissima percentuale. Non diventerò ricca (al massimo mi frutterà un libro gratis all’anno) ma soprattutto a VOI non cambia assolutamente nulla, né aumenti di prezzi, né contatti strani, né fregature di ogni sorta.

Compro regolarmente su Amazon, è un sito serio e affidabile. Quindi non abbiate timore. 

Se voi scoprite qualcosa di nuovo grazie al mio blog, acquistare tramite il mio link è il vostro modo per ringraziarmi per il tempo che ho dedicato alla recensione e io, a mia volta, vi ringrazio di cuore.

martedì 27 novembre 2012

Idee regalo per bambini: giochi originali e creativi [2012]

Io mi sto già muovendo con i regali di Natale, e voi?

Mentre Sofia sta ancora pensando a cosa scrivere nella letterina a Babbo Natale (è un po’ confusa la ragazza!) ho fatto una bella navigata in rete per cercare di trovare anche quest’anno dei giochi originali e soprattutto che stimolino la fantasia e la creatività.

Qui di seguito trovate un po’ di giochi che mi hanno colpito e conquistato.

Come potete capire mi piacciano i giochi in legno, che ci volete fare, è così affascinante anche se scarabocchiato!

Spero che questo post vi ispiri e vi aiuti nella scelta del regalo giusto! (poi ritornate e mi dite la vostra?)


Per bambini dai 18 mesi/ 2 anni



Timbrini Stamp baby (Aladine) 



Li avevo visti in fiera ad Abilmente. Accidentaccio che non li ho comprati! 
Sono proprio adatti alle manine di bambini piccoli e inoltre il tampone ha un inchiostro lavabile, cosa da non sottovalutare. 


Li potete acquistare qui. 



venerdì 23 novembre 2012

E' quel che è - Erich Fried





Oggi, care amiche del Venerdì del Libro, voglio presentarvi un libro di poesie.

Diciamo che con la poesia ho un rapporto conflittuale, e non leggo molti libri di poesie.

Però quest’autore, scoperto per la prima volta quando ho vissuto in Germania, ha prodotto delle poesie così disarmanti nella loro semplicità della forma e al contempo nella complessità e intensità del messaggio che mi ha conquistata subito.

E' la dimostrazione che a volte non occorre usare paroloni astrusi o metafore altisonanti per esprimere la profondità di un sentimento e per suscitare emozioni. 


Vi lascio alcune poesie così valutate voi:

È quel che è


È assurdo
dice la ragione.

È quel che è
dice l'amore.

È infelicità
dice il calcolo.

Non è altro che dolore 
dice la paura.
È vano
dice il giudizio.
È quel che è
dice l'amore.

È ridicolo
dice l'orgoglio.

È avventato
dice la prudenza.
È impossibile
dice l'esperienza.
È quel che è
dice l'amore.

giovedì 22 novembre 2012

Sogni, che a volte si realizzano ...

[Scusate, c'ho messo una vita a scrivere due righe ma Emma questa settimana si è presa la ... sesta malattia!]

Dunque ... 

Parlavamo di sogni ... 

Da piccola sognavo di fare la sarta, la parrucchiera e la ballerina (mica tanto originale, vero?!)



Poi, al mare con i nonni, a 5 anni, ho sentito delle persone che parlavano in modo incomprensibile e ho deciso che avrei imparato a parlare quelle lingue. 

Mi sono laureata in tedesco e inglese … J  



Volevo imparare le lingue straniere anche per viaggiare, tanto, in tutto il mondo, ma questo sogno si è scontrato con il conto in banca. Si scontra tutt’ora, diciamo che abbiamo raggiunto un compromesso: non viaggio sempre ma quando posso... (ho scoperto l’acqua calda, vero?)


Il mio grande sogno da quando ero piccola era andare in Australia.

Ho lasciato un lavoro che non mi piaceva per partire. Per 2 mesi l’ho girata in lungo e in largo, dormito in sacco a pelo sotto cieli stellati, fatto il bagno in ruscelli gelati, ammirato le pitture rupestri aborigene, abbracciato koala, giocato con i canguri  e nuotato tra i coralli.

Quando è nata Sofia ho cominciato ad interessarmi alla fotografia di neonati e bambini.
Rimanevo meravigliata davanti a foto semplici ma al contempo incantevoli di questi teneri cuccioli.
Scoprire che negli Stati Uniti è normalissimo farsi fotografare con il pancione e poi far fare un servizio fotografico al neonato mi ha aperto un mondo.

Sono rimasta rapita, affascinata, ammaliata.

Ogni giorno andavo a visitare blog di fotografe, spesso mamme come me, che avevano fatto di un hobby un lavoro.

Volevo imparare anch'io a fare delle foto decenti a mia figlia. Questo sogno mi ha spinto ad acquistare una reflex e fare un corso di fotografia.

Di quello che mi frullava per la testa però non ne ho mai parlato a nessuno.

Qualcuno ha intuito.

Ma io non ho mai pronunciato la frase “mi piacerebbe fare" … "vorrei diventare".

Scaramanzia?
Mancanza di fiducia in me stessa?
Paura di rimanere delusa?

Di tutto un po’.

Ma intanto leggevo manuali di fotografia, scattavo tanto, provavo, sbagliavo, riprovavo.

Ho iniziato a fare servizi fotografici e a realizzare fotoalbum, ad amiche, a parenti.

Ho fotografato Emma ...

Berrettino made by Moniemom

Fotografare una mamma nel pieno della sua bellezza è emozionante e ancora di più lo è fotografare un neonato, delicato e morbidoso. 

La gioia più grande l'ho provata entrando a casa di amici e vedendo in bella mostra una fototela con una foto realizzata da me. Non ha prezzo! 
Ma ... niente pubblicità, niente passaparola in internet, niente volantini.

Tutto per paura di sognare troppo, di mirare troppo in alto e di restarci male.

E invece ...

Invece a volte i sogni si realizzano...

Si, perchè questa volta mi hanno scelto: dopo aver contattato vari fotografi professionisti della zona, dopo avere visto un fotolibro realizzato da me. 
Mi hanno scelto non perchè eravamo amici, non perchè ci conoscevamo ma perchè gli sono piaciute le mie foto.

Insomma, il weekend scorso ho realizzato i miei primi servizi fotografici. 

Ero emozionata ed impaurita come non mai. Mi sono recata all'appuntamento con lo stomaco in subbuglio, come se stessi andando a far un esame all'università, come se avessi un colloquio di lavoro. 

Ebbene, è andato tutto benissimo. I bambini sono stati un amore e gli scatti sono meravigliosi. 

Era una cosa che sognavo e che non mi sembra ancora vera.

Non so a cosa porterà tutto ciò, se ci sarà un seguito, non voglio farmi troppe domande. 

Intanto per ora mi godo questo momento, in cui un mio piccolo sogno si è realizzato. 

(ora il grosso del lavoro è al Mac, scegliere gli scatti più belli, elaborare un po' le immagini, fare del tutto una presentazione quanto meno accettabile. 
ok, scusate, mi metto a lavorare!)

Baci a tutti!!! 

venerdì 16 novembre 2012

Io ... Jane - Patrick McDonnell

Ad un certo punto lo stomaco si è chiuso e gli occhi si sono velati.

Ho dovuto smettere di leggere per un attimo.

Tale è stata la commozione.

Ho ripreso a leggere con la voce rotta.

Davvero, ne ho letti tanti di libri belli, emozionanti e commoventi ma non ho mai avuto una reazione del genere leggendo un libro alle mie bimbe. 

Forse perché parla di sogni, forse perché il messaggio sembrava indirizzato anche a me …  

Il libro parla di una bambina, Jane, che ama la natura, si sente parte di essa, osserva gli animali e li studia. 


martedì 13 novembre 2012

L'editoria per l'infanzia volta pagina - convegno

La settimana scorsa ho ricevuto l’invito ad un convegno a Milano a cui per motivi di distanza, e per altri che vi dirò prossimamente, non posso partecipare. Ma magari a chi è di Milano e dintorni potrebbe interessare quindi eccomi qui a divulgare! 

Il convegno ha un tema però che mi sta molto a cuore, ovvero parla di editoria per l’infanzia e dei suoi cambiamenti grazie all'apporto delle nuove tecnologie quali APP di libri o e-book. 

Amo la tecnologia e tutto quello che può apportare in termini di miglioramento della qualità di vita. Non posseggo però E-book reader e neppure, per ora (!!!), l’I-Pad, quindi ignoro al 100% quali possano essere le APP di libri.

Diciamolo, dal punto di vista della LETTURA sono ancora molto all’antica, sia per me che le mie figlie.

Per me leggere è ancora legato alla carta, allo sfogliare, al toccare, all’annusare il profumo fresco di stampa, all’emozione di avere un nuovo libro tra le mani e sfogliarlo, girarlo e rigirarlo, guardare la quarta di copertina ecc.

Magari sembrerò demodé ma per me quello della lettura è un momento magico, un momento in cui stacco dalla realtà e mi rifugio in un mondo lontano, ed è quello che cerco di trasmettere quando leggo alle bimbe. 

Ho già parlato varie volte di quanto per me è importante la lettura ad alta voce con le bambine e credo avere un bell’albo illustrato in mano, vedere una manina cicciottina che tocca le illustrazioni che a volte hanno una grana differente (come per es. il libro NO di Claudia Rueda) o per "tastare" se una certa figura è vera o morbida come sembra d'essere (come nel bellissimo libro delle Pulcette di Beatrice Alemagna) non abbia pari e non ci sia nessun confronto con l'avere un tablet in mano.

Ammetto inoltre d’avere scoperto il vastissimo mondo della letteratura per l’infanzia dopo la nascita delle mie figlie (prima credevo esistessero solo le fiabe classiche!) e tutt’ora è un universo che mi piace esplorare giorno per giornostupendomi io con loro sfogliando i bellissimi libri che bravissimi illustratori ci regalano anche nell’era digitale.

Proprio perché io sono ancora “indietro” da questo punto di vista sono sicura che il convegno sarà interessantissimo, quindi invito, chi ha la possibilità, ad andarci e magari sarebbe bello leggere poi cosa ne è emerso! :-)








Il convegno si terrà domenica 18 novembre dalle 9.30 alle 12.30 a Milano presso il Centro Documentazione Milano 0-6 in via Forze Armate 175/A 

(la partecipazione è gratuita con prenotazione obbligatoria a info@happideas.it, il programma è scaricabile qui).

I relatori sono:

Anna Pisapia, del team Happideas
Giulia Orecchia illustratrice
Francesca Archinto editrice di Babalibri (che tra l’altro adoro)
Giuseppe Bartorilla bibliotecario
Giovanna Zoboli editrice di Topipittori
Martina Fuga mamma 2.0 impegnata nel progetto artkids
Massimo Canuti di Happideas

*******

E voi? Cosa ne pensate della tecnologia, come E-book e APP di libri, applicata alla letteratura per l'infanzia? 
Siete pro o contro? o semplicemente scettici, come me? 
 

sabato 10 novembre 2012

venerdì 9 novembre 2012

I absolutely must do coloring now (Lauren Child)




Charlie e Lola sono due simpatici fratellini protagonisti dell’omonimo cartone animato disegnato da Lauren Child.

Charlie, il fratellino maggiore, ha 7 anni, mentre Lola ne ha 5. Charlie nel cartone è la voce narrante e ci racconta come la sorellina, un tipino peperino ma simpatico, pensi di saper fare tutto ma spesso si ritrova a chiedere aiuto al fratello maggiore. Charlie, bravo e buono, le insegna quindi con pazienza a diventare grande facendo ben attenzione a non urtare la sensibilità della sorellina. 

Gli episodi sono molto divertenti, originali e istruttivi

La serie andava in onda su Rai Yoyo l’anno scorso, poi, purtroppo, non l’hanno più proposto.

Le poche puntate viste sono bastate comunque a fare entrare nel cuore di Sofia questi due fratellini e ammetto anche nel mio.

Quando su amazon ho visto l'album da colorare di Charlie e Lola non ho resistito e l'ho comprato. 

Ma quando ho iniziato a sfogliarlo, assieme a Sofia, ho scoperto che I abolutely must do coloring now  non è un semplice  album da colorare, anzi, è un BELLISSIMO libro-gioco che diverte, solletica e stimola la fantasia dei bambini! 

In ogni pagina infatti ci sono si i disegni in bianco e nero da colorare ma anche delle brevi istruzioni per completare i disegni grazie anche all'aiuto di diversi materiali (foglie, stoffa ecc). 


Si può ritagliare, incollare, lavorare di creatività per disegnare un cappello un po' pazzerello o la fantasia del vestito che indossa Lola. 

Sofia letteralmente adora questo libro (il primo giorno credo abbia passato quasi 2 ore a colorare e disegnare, un record per lei!) quindi davvero non posso che consigliarvelo. 

L'inglese è molto semplice quindi anche chi lo mastica solo un po' non si faccia intimorire! 

******

Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di Homemademamma

La lista delle altre partecipanti la trovate qui

Buon weekend a tutti (noi abbiamo una duenne da festeggiare!)


martedì 6 novembre 2012

Origami per bambini

L'arte del piegare la carta, detta anche ORIGAMI, è un'antichissima tecnica giapponese che grazie agli Arabi si è diffusa anche in Europa.

Confesso che io non sono mai stata una grande amante degli origami.  A mio avviso sono sempre stati difficili da fare e ammetto anche che, proprio perchè difficili, non mi hanno mai divertito un granché. Al massimo sono arrivata a fare una rana, un cappellino o un aereo.

Quando ho visto che Imaginarium, assieme al libricino che Emma adora, ci ha regalato anche il kit per creare gli origami da un lato ero stra-felice, dall'altro un po' perplessa ricordandomi le mie "difficoltà" di bambina.


La perplessità è durata una frazione di secondo perchè Sofia si è subito incuriosita: mamma iniziamo?

E così un pomeriggio di pioggia un po' uggioso si è trasformato in un bellissimo pomeriggio all'insegna della MERAVIGLIA: "Ancora, mamma, ancora. Mi piace troppo questo gioco! E' come una magia, mamma!"

Che bello vedere lo stupore negli occhi quando dopo tanto piegare appare nel suo splendore la creazione!

Se all’inizio ero io a cercare di capire le istruzioni e a piegare la carta ora, a distanza di qualche mese, Sofia vuole fare tutto da sola.









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