venerdì 21 settembre 2012

La Passione di Artemisia - Susan Vreeland


Se vi avevo presentato Il Cavaliere d’Inverno come IL LIBRO dell’Estate non potevo non pensare ad un titolo che vi possa accompagnare in questo inizio d’autunno. 

Quello da leggere in divano con una copertina sulle gambe (perché si sa che in questo periodo fa più freddino in casa che fuori), quello da assaporare assieme ad una buona tazza di tè, mentre fuori le foglie cominciano a cadere.

La passione di Artemisia” credo sia uno dei più bei romanzi che io abbia mai letto.

E’ uno di quei romanzi che regala riflessioni ed emozioni, che fa entrare nel mondo dell’arte e te la fa toccare con mano, uno di quei romanzi che quando lo finisci ti fanno sentire più RICCO di quando lo si è iniziato.

Artemisia Gentileschi è stata la grande prima pittrice italiana riconosciuta come tale, la prima donna ad essere ammessa all’Accademia di Disegno di Firenze!

La passione di Artemisia non è comunque la sua biografia, e, come afferma l’autrice, non ha neppure la presunzione di essere tale: è un romanzo che racconta la vita di Artemisia Gentileschi, come donna e come pittrice, che, in un’epoca (il 1600) in cui le donne erano relegate o ai lavori domestici o al ruolo di cortigiane, riuscì ad imporre la sua arte difendendo la sua visione del mondo e della vita.

Il romanzo, scritto in prima persona, si apre con un processo.

È il 1612 e il padre, Orazio Gentileschi, pittore anch’egli, ha denunciato al tribunale dell’Inquisizione di Roma l’amico pittore Agostino Tassi perché egli ha violentato più volte la figlia, Artemisia.

La ragazza durante il processo viene umiliata più volte dai giudici, che mettono in dubbio l’integrità e la sincerità di lei; la visita medica per comprovare la sua  deflorazione si compie sotto lo sguardo di tutti, addirittura viene sottoposta al Sibilla, uno strumento di tortura, che le danneggerà per sempre la base delle dita.
Ma quello che Artemisia non riuscirà mai a perdonare, se non poco prima della sua morte, sarà proprio il suo mentore, il suo maestro: suo padre. Un padre che non riesce a difenderla, non riesce a capire la gravità della situazione ma si preoccupa solo del fatto che ella resti materialmente danneggiata come donna e come pittrice, come se la figlia fosse solo una merce.

Questo episodio segnerà per sempre Artemisia, un marchio che porterà sempre, anche quando tornerà a Roma dopo tanti anni trascorsi lontano: la gente che la vedeva la riconosceva come la “puttana” di Agostino.

Artemisia è costretta a fuggire da Roma, una città diventata troppo puritana e maschilista, per trasferirsi a Firenze, ove sposa, per salvarsi la reputazione, uno sconosciuto, Pierantonio Stiattesi, anche lui pittore. Il loro rapporto non è mai sereno e facile, nonostante momenti di passione, di tenerezza e la nascita della figlia Palmira.

Il marito però non riesce ad accettare la superiorità artistica della moglie, anche perché nel frattempo Artemisia viene accettata alla Accademia del Disegno di Firenze come prima donna in assoluto nella storia, e il rapporto si rompe.

Se ne va a Genova con la figlia, dove le vengono commissionati alcuni dipinti che la portano ad ottenere un successo ancora maggior di quello ottenuto nella città fiorentina. Dopo aver vissuto alcuni anni in varie città d’Italia (tra cui Venezia e Napoli) si trasferisce in Inghilterra, dove ritrova il padre, con cui riallaccia un rapporto e a cui ha il coraggio di perdonare il torto subito moltissimi anni prima.

La passione di Artemisia è la storia affascinante di una donna fuori dal comune.

Una donna di grande talento, tenacie, caparbia, dotata di una grande forza d’animo, che non ha mai subito ma ha sempre vissuto gli eventi della sua vita e soprattutto ha sempre lottato per portare avanti, contro tutto e tutti, la sua passione: la pittura.

Artemisia ci porta con sé e ci fa partecipi della meraviglia del processo creativo, dal concepimento alla realizzazione della grande opera, delle sue riflessioni del perché degli chiaro/scuri, del perché delle sue scelte (rughe dipinte e poi cancellate), sembra di tenere un pennello in mano per mescolare i colori e dipingere assieme a lei! A momenti sembra davvero di sentire l’odore dell’olio uscire dalle pagine!  



Artemisa Gentileschi * Giuditta che decapita Oloferne 

Grazie lei si imparerà ad ammirare le opere d’arte con uno sguardo diverso e a capire il tormento interiore che un artista vive prima di realizzare la sua opera.

Una storia avvincente, scritta in modo vibrante e scorrevole

Da leggere assolutamente!!!!

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Susan Vreeland
Neri Pozza Ed. 

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Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di Homemademamma.

La lista delle altre partecipanti la trovate qui.

Buon weekend a tutti! 

14 commenti:

  1. Neri Pozza, tanto per cambiare, non sbaglia un colpo! Me lo sono rigirato tra le mani tutta l'estate. E ora vedo che quasi quasi la prossima volta me lo porta via!

    ps. sai che anche la nostra Anna Banti ha scritto un romanzo storico su Artemisia negli anni Ciquanta?!

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    1. Povna, è vero, con Neri Pozza si va sempre sul sicuro!
      devi assolutamente portarlo con te!!! poi vieni a dirmi la tua?
      grazie per l'info, corro a cercare il libro della Banti!

      ciao!!!

      :-)

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  2. Questa recensione mi ha conquistato. Grazie della segnalazione!

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  3. Amo questi romanzi storici (credo possiamo definirlo così), mi spaventa ora affrontare la sua biografia, sono in uno di quei momenti in cui non ce la si sente - ma quanta cattiveria e violenza negli uomini, nella società, contro le donne! assolutamente CONTRO l'essere umano) - ché ne uscirei travolta emotivamente e sono ancora da letture lievi per un po', però lo segno. Grazie!

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    1. Ci, capisco BENISSIMO il tuo bisogno di letture lievi in qs periodo, è anche il mio bisogno ultimamente!

      spero comunque di leggere la tua recensione, prima o poi! ;-)

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  4. Anche io la penso come Cì.......mi ci incavolerei troppo, interessante, ricordo di aver studiato la sua figura a SCUOLA PERCHè SI DISTINGUEVA DA TUTTE!

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    1. Federica, si, Anch'io l'avevo studiata a scuola ma leggere questo romanzo è stato davvero illuminante! :-)

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  5. Di solito quello storico (perchè su questo sono d'accordo con Cì... lo possiamo definire tale) non mi attira più di tanto ma tu mi hai convinta. Metto in lista.

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  6. Quanta passione in questo post.
    Mi ricordo della figura di Artemisia, ne parlammo a scuola e ne hanno fatto anche un film per la tv.
    Lo segno

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    1. Mammozza, si ho visto che hanno fatto anche un film, che però non ha riscosso molto successo:

      http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=2120

      sicuramente prima o poi lo guarderò e ne parlerò!

      ciaooooo! :-)

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  7. Ciao Cinzia,

    ho letto il tuo commento da me sul libro "Gli inseparabili" ( i commenti mi arrivano via mail) ma per un errore, si è cancellato e non è stato pubblicato.
    Mi scuso e ti rispondo volentieri qui.
    Il libro di cui ho parlato non è proprio necessario metterlo nella tua lista (che dicevi già abbondante!) mentre apprezzo molto questa tua recensione.
    Adoro Neri Pozza e ho letto altre storie di donne, se non sbaglio proprio pubblicate da questa casa editrice. Tra l'altro più volte ho pensato di acquistare "La passione di Artemisia", avevo letto la storia travagliata, e credo sia il momento giusto: sono in fase di emancipazione femminile........

    alessandra

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    Risposte
    1. Alessandra, non preoccuparti per il commento!

      A proposito di emancipazione femminile ... credo che uno dei primi post che ho letto da te era la recensione del libro su Anita Garibaldi "Ho attraversato il mare a piedi", recensione che mi ha colpito moltissimo, tanto che proprio ieri ho ordinato il libro in biblioteca!

      Ti auguro buona lettura! :-)

      a presto!
      C.

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  8. Benvenuta Giovanna! grazie! mi fa molto piacere!!!
    sicuro, appena ho un attimo passo a trovarti!
    ciao!!!! :-)

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Il tuo commento è prezioso per me, grazie per aver trovato il tempo per fermarti e condividere il tuo pensiero!

*** Ai post un po' datati ho applicato la moderazione altrimenti, con la testa che mi ritrovo, i commenti rimarrebbero nel limbo!***




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