
E' incredibile cosa si celi dietro una scatoletta di tonno. Domenica sera guardavo Report a bocca aperta.
Quello che hanno svelato sull'industria del TONNO e la sua NON SOSTENIBILITA' mi ha lasciata basita.
Mi dicevo: uno cerca di comprare bene, e con discernimento, da un po' si è anche avventurato nel biologico e cerca la filiera corta e poi scivola tra le più banali delle scatolette, quelle di tonno, di cui siamo accaniti fruitori in estate, tra insalate di riso, uova ripiene, pasta fredde... insomma ora mi sento con-causa del rischio estinzione delle specie TONNO.
Non riesco a riassumere qui tutte le informazioni date domenica sera nel servizio di Report. vi invito a guardarlo
qui.
Qui invece trovate il report di Greenpeace sul tonno, e
qui la classifica, stilata sempe da Greenpeace, sulle marche di tonno in commercio in base alla loro sostenibilità di pesca (dopo averla letta ho tirato un sospiro di sollievo, in casa ho Mareblu!). Ringrazio
Melanele per avermela segnalata.
Sappiate comunque, voi amanti del sushi, che il tonno ROSSO italiano, onnipresente nell cucina giapponese proprio per il gusto e il colore, E' una specie in VIA D'ESTINZIONE.
Non è stato bandito dalle tavole solo perchè nell'ultima conferenza mondiale sulle specie in via d'estinzione della C.I.T.E.S. (per intenderci quella che ha vietato il commercio delle zanne degli elefanti) i giapponesi hanno fatto GRANDE OPERA DI CONVINCIMENTO su quasi tutti i delegati presenti (tranne quello del principato di Monaco).
Sappiate inoltre, voi amanti del pesce crudo, che crudo NON VUOL DIRE FRESCO, ma che anzi, onde evitare che dentro le carni crude si generi un pericoloso batterio, il pesce deve essere conservato a min. - 20C° per potere far morire questo batterio. Fate quindi attenzione a dove mangiate il pesce crudo!
Dico solo PER FORTUNA esistono QUESTE trasmissioni che aprono un po' gli occhi alla gente, gli fa accendere delle lampadine e gli fa guardare gli scaffali del supermercato in modo diverso e più consapevole.
**************************
Tema dibattuto in questi giorni è la legge anti-intercettazioni.
Questo è il comunicato Usigrai:
Il disegno di legge sulle intercettazioni e sulla cronaca giudiziaria in votazione al senato limita fortemente il vostro diritto di sapere e il nostro dovere di informare.
I giornalisti sono dalla parte dell’informazione libera e non da quella dei segreti di criccopoli, di calciopoli, della malasanità e via dicendo.
Dietro la scusa nobile della tutela della riservatezza si nasconde la volontà di imbavagliare la stampa proibendo la pubblicazione di notizie su indagini in corso. Se fosse già stata in vigore avremmo potuto raccontare solo dopo anni delle inchieste sulle stragi, sui grandi scandali nel mondo dell’economia, della politica, della sanità, dello sport. Durante le indagini silenzio. Non certo per tutelare la vita privata dei cittadini, ma quella dei potenti, per non creare imbarazzo a chi vuole fare credere che in Italia tutto vada bene.
I giornalisti italiani dicono no al bavaglio e si a un’informazione libera, completa e rispettosa. Il senato ci ripensi.
********
Vi invito ad ascoltare
l'appello della Gabanelli.
Intanto la trasmissione Parla con me di Serena Dandini forse verrà dimezzata (qualche settimana fa il premier aveva qualcosa da ridere sulla sua trasmissione, se ricordate, se non ricordate leggete qui).
La Busi ha rinunciato alla conduzione del TG1 delle 20 perchè non rispecchia più la sua idea di giornalismo.
Forse prima di un tg si svolgevano conversazioni tipo questa (Grazie Piattini!!)
La libertà d'informazione è in pericolo. E' un nostro dovere sociale combattere per continuare a sapere. Che lo so che anche il nostro fegato vivrebbe meglio se non sapesse certi giri nelle alte sfere, dal giro di escort alla case regalate, ma è un nostro DIRITTO essere informati!