martedì 20 aprile 2010

Il cambio dell'armadio



Ci sono momenti in cui bisogna fermarsi, respirare forte e agire.

Si accumula e si accumula ma poi si scoppia. Non ce la si fa più. Ci si sente cadere tutto addosso, ci si sente imbrigliati in fili di polvere che impediscono il movimento e fanno mancare l'aria. Sembra di soffocare.

E quando si supera la linea di non ritorno (della serie o NOI umani in casa o le COSE - vedi indumenti, libri, cd, giochi e tutto il resto) ci si trasforma in esecutori senza cuore.

I sentimentalismi e rimorsi vengono messi da parte e si comincia ad eliminare la zavorra.

Si. Senza pietà. Roba da far paura.


A voi è mai capitata una situazione del genere? penso si possa applicare ad ogni ambito - lavorativo - amoroso - d'amicizia - a me è capitato lo scorso weekend quando mi sono decisa ad affrontare l'odioso compito del cambio dell'armadio.

Avevo bisogno di aria, aria e ancora aria!


E allora ecco che il maglioncino infeltrito lasciato lì a giacere nell'armadio per anni perchè fidato compagno nelle fredde notti australiane finisce nel sacco da dare alla Caritas, come anche il pullover che
odora ancora di Guinness irlandese ma che potrebbe andare bene a Sofia tra un paio d'anni. Via anche le magliettine corte, ma così corte che ora mi riderebbe dietro anche il gatto del vicino se solo ne indossassi una. E vogliamo parlare dei pantaloni a vita alta? che, si lo so che sono ritornati di moda ma io non ci respiro proprio più con quelli... ok, nel sacco pure loro!


Tutte cose legate ad un momento del passato da cui è difficile staccarsi, a dei ricordi preziosi (la maglia comprata in Germania assieme alla tal amica, la maglietta che rievoca lo shopping sfrenato fatto in Thailandia, il jeans sdrucito che porta ancora addosso tutti i viaggi fatti attorno al mondo) ma a cui ad un certo punto, per necessità puramente logistiche-spaziali, bisogna assolutamente dire addio.


Ma sono l'unica che fa fatica a buttare quello che ormai non indossa più da anni perchè ... non si sa mai?

8 commenti:

  1. Anche io accumulo capi di vestiario che non indosso per anni ed anni solo perchè legati a ricordi particolari. Poi come te, un giorno mi sveglio e metto tutto nel sacco dei vestiti per una casa famiglia. E neppure io so perchè conservo così a lungo cose che non indosserei neppure se costretta.
    Forse abbiamo bisogno di tempo per lasciare andare delle cose a cui siamo legate in maniera particolare.

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  2. cosa mi hai ricordato!!! Il cambio armadi. Non lo sopportooooo. Comunque io accumulo poco. Di solito regalo a mia sorella.

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  3. ciao ti seguo da tanto anche se commento poco.cosi' nel voler farti un commento relativo al cambio armadi sono capitata su flickr e pra mi pare di conoscerti un po' di piu'..ora che ti ho visto di persona...comunque ritornando a noi.io il cambio degli armadi non l'ho ancira affrontato.... ma ogni anno faccio piazza pulita di diverse cose che non metto piu'..anche se...quel paio di jeans...quella maglietta...no quella proprio no..non ce la faccio a buttarla...

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  4. Belli questi ricordi di globetrotter però ... Quanto all'attaccarsi a qualcosa non sei l'unica, io ho ancora la mia copertina linus di bambina, è tanto grave eh?! :-(

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  5. Che belli stì momenti catartici: ti sei resa conto che gettando i cimeli hai in pratica tirato su l'ancora ed ora sei pronta a nuovi viaggi?
    Anche se forse non di quelli zaino in spalla e biglietto aereo in tasca.
    Io di quando viaggiavo non ho ricordi tessili, perchè portavo nello zaino solo cose da gettare (persino le mutande) accumulate nell'anno precedente, per cui tornavamo con i soli abiti indosso ed un bagaglio pieno di oggetti acquistati.
    Riguardo al cambio di stagione, è per me un momento atrocemente depressivo: io mi compro abiti solo quando sono magra, il che avviene ogni tot anni ed in modo fugacissimo: dimagrisco, acquisto, il giorno dopo ri-ingrasso. E quindi ho il guardaroba pieno di abiti 2/3 taglie sotto e 3 cenci vetusti e logori che contengono dalla 40 alla 60.
    E poi una si depreime....

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  6. uh smile, hai toccato un tasto dolentissimo.. ad ogni cambio di stagione tiro fuori tutto, ma proprio tutto dai bauli e metto nell'armadio ad occhi chiusi: è così che ritrovo la magliettina da adolescente, il jeans da interrail o il maglione oversize a furia dei lavaggi subiti.. non riuscirò MAI a liberarmi di questi capi, sono parte di me. Avrei bisogno di qualcuno che proditoriamente lo facesse al posto mio (anche se non credo che la prenderei benissimo..). Ogni volta mi illudo di aver fatto pulizia, eliminando uno-due pezzi con gran fatica!Chapeau per il coraggio che hai avuto..

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  7. Aaaarrggg!!! Devo ancora fare il cambio degli armadi!!! Oh noooo! Cosa mi hai ricordato!!! E di liberarmi di vestiti non se ne parla proprio! Accumulo accumulo, poi un giorno, con il cuore che si stringe e la lacrima che spunta, prendo un terzo delle cose che non mi vanno più e a cui sono affezionata e le butto! Ma mai tutte! E calcola che mi tengo anche regali, biglietti di auguri, scontrini di viaggi, ingressi a musei! Ho la casa piena di milioni di ricordi!

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  8. Io faccio fatica a buttare, o meglio sarebbe dire a dare via, i vestiti perchè mi ricordano sempre qualcosa, e inoltre visto che è trentanni che ho sempre la stessa taglia mi vanno tutti ancora bene!!! Ma sono anche decisamente fuori moda, quindi li piego religiosamente, li imbusto e lascio lì, perchè come dici tu ... non si sa mai.

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*** Ai post un po' datati ho applicato la moderazione altrimenti, con la testa che mi ritrovo, i commenti rimarrebbero nel limbo!***




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