venerdì 21 ottobre 2011

La mia Australia - Sally Morgan

Intorno agli anni trenta in Australia gli aborigeni sopravissuti alla colonizzazione europea vennero raggruppati ai confini delle città e all’interno di riserve o missioni. Il Dipartimento per gli Affari Aborigeni inoltre presentò una proposta di legge che prevedeva l’assorbimento dei "mezzo sangue", anche se solo vi era il sospetto che il padre non fosse aborigeno, all’interno della comunità bianca. Tra il 1910 e il 1970 migliaia di bambini aborigeni furono sottratti alle loro famiglie d’origine dalla polizia o dagli assistenti sociali, per essere inseriti in istituti di accoglienza o a all’interno di famiglie adottive bianche.

Lo scopo di questa precisa politica di assimilazione del Governo statale era che gli aborigeni perdessero le loro radici e si abituassero gradualmente, facendolo proprio, allo stile di vita europeo, affinché la razza aborigena scomparisse nell’arco di due generazioni.

Molti di questi bambini, conosciuti come le "generazioni rubate" (stolen generations), non avevano neppure 5 anni; la maggior parte non ha mai saputo nulla delle sue vere origini, pochi le hanno scoperte solo molto tardi, quando ormai ogni parente o altro legame con il passato non era più rintracciabile.

L’impatto della separazione ha avuto profonde conseguenze, oltre che sui bambini – che crescendo soffrivano spesso di insicurezza, depressione, sfiducia, con conseguente abuso di alcool e droghe – anche sulla comunità aborigena generando sentimenti di rabbia, impotenza e profonda diffidenza nei confronti del Governo, della polizia e dei funzionari statali.


 
Il romanzo La mia Australia di Sally Morgan dà per la prima volta in Australia testimonianza alla voce aborigena, raccontando le vicende della sua famiglia e quella del suo popolo.

Sally, giovane donna moderna e realizzata, scopre per caso d’essere aborigena e non indiana come le è sempre stato fatto credere. Pian piano incomincia ad indagare e, nonostante le reticenze della madre e della nonna, restie a raccontare un passato che rappresenta una ferita profonda e dolorosa, riesce a ricostruire la saga della sua famiglia per tre generazioni. Attraverso la ricerca delle proprie radici e della sua identità negata Sally Morgan ci restituisce la versione "nera" della storia australiana, una storia fatta di soprusi, violenze, diritti negati e profonde ingiustizie verso il popolo aborigeno; un popolo dall’altissimo patrimonio spirituale, che ha un intimo, quasi soprannaturale rapporto con la natura, uomini e donne in grado di seguire le misteriose "Vie dei Canti" che hanno così affascinato Bruce Chatwin.

Libro rivoluzionario, tradotto in tutto il mondo, La mia Australia è considerato un classico della letteratura degli antipodi. Autobiografia collettiva, romanzo ricco di misteri e di segreti, documento storico e sociale.

"Ed è molto quello che i bianchi non capiscono. Vogliono che ci assimiliamo ai bianchi, ma noi non lo vogliamo. Quegli aborigeni nel deserto non vogliono mica vivere come i bianchi, e possedere questo e quello. Vogliono semplicemente vivere la loro vita in libertà, non hanno bisogno della legge dell'uomo bianco. Hanno la loro."

Con questo post partecipo ai Venerdì del libro di Homemademamma.

La lista degli altri partecipanti la trovate qui.

Buon weekend a tutti!!

4 commenti:

  1. Una segnalazione davvero interessante... E' un titolo che non avevo mai sentito prima d'ora. Prendo nota.

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  2. Una storia bella forte, vedo. Credo mi piacerebbe questo libro....me lo segno, grazie!

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  3. Non lo conoscevo, e sono molto contenta di saperne ora un po' di più. Grazie per la preziosissima segnalazione.

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  4. @Stefania: sarà che io l'ho letto prima di partire per l'australia quindi c'ero proprio "dentro" l'argomento però lo consiglio anche a chi è a digiuno della cultura aborigena. fammi sapere che ne pensi! io intanto sto leggendo il giardino segreto! ;-)
    @Maris, povna: sono contenta d'aver proposto qualcosa di nuovo!! a me è piaciuto tantissimo, spero anche a voi!
    @Povna: benvenuta!!!

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