A parte i primi mesi di vita Emma è sempre stata un po’ birichina di notte. L’estate del 2011 sono arrivata ad allattarla anche 8-9 volte per notte, più di 1 volta all’ora. Avete presente gli occhi crepati che vedete nei personaggi dei cartoni animati? Ecco, io ero così.
Avevo bisogno di una soluzione.
Per prima cosa ho cercato, disperatamente, di farle accettare il biberon. Ero sicura d’avere meno latte alla sera e quindi di notte si svegliava “per fame” che non riusciva a soddisfare. Emma mangiava già la sua pappa alla sera ma non è mai stata un gran mangiona. Ma lei del bibe non ne voleva sapere. Se beveva 20 ml era già tanto.
Insomma sono arrivata a Settembre (2011) un po’ sul disperato, visto che ho ricominciato a lavorare proprio a metà mese.
Un pomeriggio di inizio Settembre Emma e Sofia stavano riposando, la casa era immersa nel silenzio e io ero davanti al Mac. Comincio a sentire un pianto disperato di un bambino in lontananza. Ho pensato d’avere le allucinazioni. Il pianto è durato 1 h e 35 minuti. Non riuscivo a capacitarmi, “vuoi vedere che sento pianti di bambino nella mia testa?” mi sono detta.